
Visite in notturna sotto affreschi superstiti alle guide in costume pronte a raccontare i segreti dei principi. E inoltre dal gabinetto scientifico dei botanici negli anni Trenta agli inaspettati “serbatoi” immersi nell’acqua, dai salotti liberty della villa privata ai tesori dell’arabo-normanno, dal cimitero dei “senza Dio” ai vivai che raccontano il “gusto botanico” della borghesia.

Palazzo Costantino mostrerà la sua anima nascosta – si varca il portone sbreccato e si sale lo scalone in rovina: sopravvissuti e inaspettati, gli affreschi del Martorana e del Velasco accoglieranno i visitatori, spiegati dall’ingegnere Achille Porcasi e dalla storica dell’arte Claudia Paladino – ogni venerdì e sabato dalle 19 alle 22,30 (restano inalterate le visite dalle 10 alle 17,30, come da programma).

Alle carceri dell’Inquisizione allo Steri visite serali il sabato e la domenica dalle 19 alle 21 nelle celle con i graffiti.

Si potrà visitare Villa Virginia nella cui sala da pranzo si potranno vedere le pareti dipinte da Otama Kiyohara, la pittrice giapponese che giunse e restò a Palermo per amore: una parte del contributo per l’ingresso servirà per il restauro. La villa fu costruita nel 1908 dall’architetto Vincenzo La Porta per il commendatore Vincenzo Caruso, amministratore generale degli immobili dei Florio. Si potrà visitare, sabato e domenica dalle 16 alle 20,30 (poi soltanto il quarto e l’ultimo weekend del festival), con la guida degli eredi che mostreranno i saloni di rappresentanza, le due torrette su via Dante, le vetrate di Paolo Bevilacqua. Tra I siti Liberty anche il Villino Florio progettato da Ernesto Basile: raffinatissimo, recuperato dopo il devastante incendio che lo distrusse, apre anche il giardino, una porzione di verde tra i palazzi attorno. Anche lo Stand Florio, il Tiro al piccione dopo il restauro che l’ha restituito alla città, ospita diverse sculture.

il Teatro Massimo apre il suo palcoscenico sabato dalle 10 alle 16 e domenica dalle 14 alle 16. E ancora, la Tonnara Bordonaro, il Cimitero degli Inglesi, la chiesa di Santa Maria della Pietà alla Kalsa

Fuori dal centro storico le Sorgenti del Gabriele, deve per forza aggiungere i serbatoi di San Ciro, le due vasche di accumulo dell’Amap.
(Foto Petyx)