
Le Vie dei Tesori arriva a Bagheria.

Nella “città delle ville” sono stati scelti dieci siti dove si entrerà sabato e domenica.

La NOBILE BAARÌA. La bella, intellettuale Bagheria dei salotti culturali dove crebbe Guttuso; del cinema di Tornatore, delle ville che facevano a gara con quelle della palermitana Piana dei Colli. Scoprire Bagheria vuol dire cercare le tracce degli Alliata, dei Valguarnera, dei Branciforti, dei Gravina, dei principi di Cattolica, e mischiarle ai saluti vittoriosi dei primissimi circoli comunisti che sfidavano la DC. La visita non può che partire dalle residenze nobiliari dove il tempo si è fermato. E dunque, Palazzo Butera, buen retiro del principe di Pietraperzia deluso dalla politica: studi recenti ne faranno scoprire tratti inediti; Palazzo Villarosa, disegnato dal Marvuglia, per un periodo abitazione del pittore bagherese Nino Garajo; Villa Ramacca, edificata dal principe Bernardo Gravina, a cui si accede percorrendo un lungo viale di piante esotiche. Di Villa San Cataldo resta invece soltanto il prezioso e romantico giardino all’italiana. Ma si potrà anche scoprire l’ultimo pittore di “masciddara”: Michele Ducato ha come “amici” Angelica e il paggio Medoro oppure Astolfo che cerca sulla luna il senno di Orlando, oltre a santi e cavalieri, saracini e crociati, nati dalla sua mano artigiana. Di musei ci sarà solo l’imbarazzo della scelta: ovviamente si parte dalla collezione di Villa Cattolica, un’immersione nell’universo di Guttuso – ma il Festival porterà anche nella chiesetta di Aspra dove, da giovane pittore “comunista”, consegnò alla Storia i visi dei pescatori, e per questo vide i suoi affreschi “cancellati” per decenni – . Poi apriranno le porte due piccoli tesori, due musei gioiello nati dall’inventiva di privati appassionati: al Museo dell’Acciuga si racconta il mondo “povero” della pesca e della salagione; al Museo del Giocattolo ci si perderà tra bambole in pannolenci, pupattole in biscuit, carrozzine in alpacca. Si chiude con Oasi Blu, un’inattesa casa d’artista, una wunderkammer sorprendente tra cappelle votive, altari ai viaggiatori illustri, memorabilia raccolte da un ex ferroviere prestato all’arte.
Sarà invece la borgata marinara di Santa Flavia ad offrire due “esperienze” ai visitatori de Le Vie dei Tesori: si potrà partire da Porticello per navigare lungo la costa fino al borgo di Sant’Elia; o addirittura tentare un’immersione assistiti da un sub esperto.