Horror del primo ‘900 e reperti archeologici: 20 siti aperti in notturna per RestART per il penultimo weekend del 21 e 22 agosto

Penultimo weekend di RestART con “Creepy Horror Night”all’oratorio di San Mercurio, e le divagazioni storiche che portano in pieno Secolo dei Lumi. 21 e 22 agosto dalle 19 a mezzanotte.

Il penultimo tour inizia dall’Oratorio di San Mercurio dove sono in programma “raccapriccianti e orrorifici”  film dei primi del ‘900. L’immaginario grottesco di Segundo de Chomón, regista di origine spagnola che nella Parigi dei fratelli Lumière collaborerà con Georges Méliès. I suoi film, originali e inquietanti “El hotel electrico” (1908), “La Maison ensorcelée” (1908), “Satan s’amuse” (1907), “Métamorphoses” (1912) e “Ah! La Barbe!” (1905) – sono ricchi di trucchi visivi ed incredibili effetti speciali, alcuni dei quali messi a punto proprio dal regista, come il “giro di manovella”, un espediente tecnico oggi assimilabile alla stop-motion che permetteva al regista di simulare la scomparsa e il movimento autonomo degli oggetti. Sabato tocca invece ad un reperto rarissimo, cioè il primo adattamento cinematografico di “Frankenstein”, girato nel 1910 da James Searle Dawley in soli tre giorni negli studi della Edison a New York, e creduto perso sino agli anni ’70. Con finale a sorpresa. Seguiranno “The Portrait” (1915) del russo Vladislav Starevich, “Le Cochon Danseur” (1907) della Pathé Film e “4” (1909) di Camille De Morlhon e Segundo de Chomón. Dalle 19 alle 23, repliche ogni 30 min. Ticket: 3 euro sulla piattaforma www.restartpalermo.it.

Alla scoperta delle origini del gelato. Per ArchiviAzioni, si spulciano anche questa settimana i documenti dell’Archivio Storico Comunale: dall’ “Almanacco palermitano” di Francesco Lo Piccolo arriveranno delle dritte sulla “moda palermitana tra Sette e Ottocento” e si scoprirà da dove mai è nato il gelato, ad opera proprio di un palermtano, Francesco Procopio de’ Coltelli.

Cultura e gastronomia al Museo Salinas  dove si potrà visitare la ricchissima collezione dell’ Archeologico, scoprire pezzi importanti come la famosa Pietra di Palermo con i nomi dei faraoni; e magari prima o dopo assaporare un calice di “bianco” ghiacciato al Cafe Culture che finalmente riapre e propone anche una formula aperitivo.

Ma sarà anche una delle ultime occasioni per visitare la splendida chiesa di Casa Professa (aperta il 21 e poi solo il 29 agosto) e la delicatissima Gancia (aperta invece, solo sabato); per salire, con RestART sulle cupole, a Santa Caterina o al Santissimo Salvatore, o anche alla Torre di Sant’Antonio Abate, e da lassù, abbracciare l’intera città.Tra gli altri luoghi aperti, sempre dalle 19 a mezzanotte, sono da non perdere gli altri oratori serpottiani, San Lorenzo, il SS. Rosario in Santa Cita, il SS. Rosario e il cinquecentesco Oratorio dei Bianchi. Passeggiate in notturna all’Orto Botanico, alla luce della luna; allo Spasimo per scoprire l’altare del Gagini appena recuperato. Ci sarà tempo per visitare con calma anche gli altri musei: Palazzo Mirto, Palazzo Abatellis e il Museo Riso; per entrare al Teatro Massimo, a San Giovanni degli Eremiti,alla chiesa della Catena o alla chiesa di San Matteo; per scoprire le collezioni di Villa Zito e Palazzo Branciforte.

RestART è organizzato dall’associazione Amici dei Musei Siciliani e da Digitrend, che cura la piattaforma di ticketing ed audio guide. Prenotazioni su www.restartpalermo.it.

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