
“La Pietà con le sante Lucia e Agata” è un restauro eccezionale che ha riservato moltissime sorprese.
Il progetto è della Fondazione Le Vie dei Tesori, che ogni anno promuove il festival che apre centinaia di siti in Sicilia e, fuori dallo Stretto, a Mantova. Quest’anno con il sostegno di Lottomatica Holding il pubblico sceglie tre tesoro da restaurare, il primo dei quali ad essere completato è l’olio su tavola della Cappella della Mortificazione, nel complesso dei Domenicani a Trapani. Gli altri due sono la cupola del campanile del convento del Carmine di Marsala e le sfingi del Gymnasium dell’Orto Botanico di Palermo, dei quali si sta per avviare il restauro.

L’olio su tavola si trova nella sontuosa, bellissima, Cappella della Mortificazione, piccolo scrigno d’arte, parte del complesso dei Domenicani, dietro l’abside della chiesa di San Domenico. La cappella apparteneva ai membri della Congregazione del SS. Crocifisso della Mortificazione, che erano soliti sottoporsi a esercizi penitenti sul corpo. È stata realizzata nel XVIII secolo (tra il 1715 e il 1730) su progetto dell’architetto trapanese Giovanni Biagio Amico. Preceduta da un vestibolo, ha una copertura a botte ribassata, ornata con dipinti e stucchi. Alle pareti, rivestite di decorazioni lignee con colonne, lesene, festoni e rocaille, si trovano tele settecentesche di scene della Passione di Cristo, che soltanto di recente sono ritornate al loro posto. “La Pietà con le sante Lucia e Agata” è appena tornato al suo posto, sulla parete d’ingresso della cappella.

Le foto sono di Igor Petyx