
Sabato 18 marzo alle 17.30 nella sala Pinacoteca del Museo Mandralisca a Cefalù si presenterà il libro “L’Italia nel petrolio. Mattei, Cefis, Pasolini e il sogno infranto dell’indipendenza energetica,scritto da Giuseppe Oddo e Riccardo Antoniani (Feltrinelli Editore).
Pubblicato lo scorso ottobre, nel volume si ripercorrono le tappe fondamentali a partire dal cosiddetto “caso Mattei”: Prima Repubblica, il petrolio è nella politica, nella morte di Enrico Mattei, nella scalata di Eugenio Cefis. Lo sapeva Pasolini. Ma la verità, ancora oggi, è rimasta confinata in un romanzo. Il giallo sanguinoso e senza fine del capitalismo italiano.
«Perché Enrico Mattei fu ucciso mentre stava per firmare una tregua con le compagnie petrolifere USA? – si legge nella descrizione del libro – Chi furono i mandanti del sabotaggio del suo velivolo?
E perché Eugenio Cefis, suo successore alla presidenza dell’Eni, sottoscrisse la pace con la Esso e con la Shell, con cui Mattei aveva avuto rapporti conflittuali? Perché scalò la Montedison, punto di incontro e di scontro tra capitale privato e capitale pubblico, di cui poi divenne presidente? Quali furono i suoi veri rapporti con i capi della Dc e degli altri partiti?
È vero che cercò di favorire un riassetto istituzionale di tipo presidenzialistico? E perché Pier Paolo Pasolini avanzò il dubbio, in Petrolio, di una qualche sua responsabilità nell’eliminazione di Mattei?.
Negli ultimi mesi di vita, Mattei stava lavorando a un’intesa triangolare fra Italia, Francia e Algeria per la posa di un metanodotto transmediterraneo che avrebbe dovuto far affluire nel cuore della Comunità europea il gas naturale estratto dai giacimenti del Sahara. A differenza di Cefis, che operò per riequilibrare i rapporti fra l’Eni e le “sette sorelle” e per ricondurre la politica petrolifera nazionale nel perimetro degli interessi economici e militari dell’Alleanza atlantica, Mattei si impegnò fino alla fine per attuare il suo progetto di indipendenza energetica che avrebbe dovuto favorire il processo di unificazione dell’Europa e trasformare l’Italia in una potenza industriale avanzata».