
Una moneta romana in bronzo con la testa di Athena o Ares rivolta a destra sul diritto e una Triscele con la gorgone e spighe di grano tra ogni gamba, al rovescio, è stata ritrovata nel corso degli scavi per il raddoppio ferroviario Palermo-Catania, nella tratta Caltanissetta -Xirbi-Lercara.
La moneta, rivenuta in uno degli ambienti della residenza romana del I secolo d.C. recentemente portata in luce negli scavi che stanno interessando il territorio di Vallelunga Pratameno, è stata coniata dalla zecca di Panormos, di cui riporta sul diritto la legenda, e si può datare ad un momento successivo alla I guerra punica, quando la Sicilia diventò provincia romana (post 241 a.C.).


Per gli studiosi, questo particolare tipo di moneta sembrerebbe poco attestato, dal momento che si conoscono solo altri tre esemplari con legenda PANORMITAN cui si aggiunge la moneta appena ritrovata a Vallelunga.
Quanto alla Triskeles, che si trova incisa su un lato della moneta, va ricordato che è diventata un simbolo con valenza politica solo dopo l’acquisizione della Sicilia tra le provincie romane, assumendo una funzione emblematica caratterizzante e distintiva della nuova provincia destinata a diventare la principale fonte di approvvigionamento del grano per l’annona romana.