
A rischio chiusura il pronto soccorso pediatrico del Cervello.
I Presidenti dei Comitati Consultivi dell’Area metropolitana di Palermo (Arnas Civico, Policlinico PA, ASp Palermo, Villa Sofia/Cervello e Ismett) hanno scritto un accorato appello all’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza e al direttore dell’azienda Villa Sofia Cervello Walter Messina.
Di seguito il testo della lettera
“Il Pronto Soccorso pediatrico del Presidio Cervello ha svolto la sua attività prevalentemente nel settore occidentale dell’area metropolitana di Palermo e ha accolto pazienti provenienti dalle province di Palermo e di Trapani. Esso riceve circa 30.000 accessi l’anno e lavora molto con pazienti traumatizzati e urgenti, che necessitano di cure immediate.
Il P.S. è stato chiuso il 17 Marzo ed occupato dal Pronto Soccorso adulti fino al 20 Maggio, operando successivamente con accessi ridotti per via dell’emergenza sanitaria in corso. La riduzione degli accessi si è scontrata, tuttavia, con un aumento delle emergenze e delle richieste da parte dell’utenza.
Apprendiamo che la Direzione Strategica e l’Assessorato hanno deciso di chiudere nuovamente il P.S. pediatrico, per accorparlo al Pronto Soccorso adulti, privando, in tal modo, i bambini dell’area metropolitana occidentale della possibilità di un soccorso tempestivo in situazioni di emergenza, in cui l’efficacia dell’intervento terapeutico e l’esito prognostico dello stesso sono strettamente tempo-dipendenti.
I Comitati Consultivi di Villa Sofia-Cervello, di IRCCS ISMETT, di Arnas Civico, del Policlinico di Palermo e dell’Asp 6 di Palermo sono contrari alla chiusura del P.S. pediatrico, che ha come conseguenza un ulteriore indebolimento dell’Azienda Villa Sofia-Cervello. Anche Cittadinanza Attiva e il Tribunale dei Diritti del Malato (TDM) sono molto meravigliati di questa scelta da parte della Direzione della suddetta Azienda, e ritengono che scorporare il P.S. pediatrico da tutta l’area della Pediatria e Neonatologia costituisca un grossolano errore sanitario. I sopraindicati CCA, che rappresentano e danno voce alla cittadinanza, chiedono all’Assessore di rivedere una decisione dettata unicamente dalle esigenze connesse all’epidemia da SARS-CoV-2, invitandoLo a cercare soluzioni più idonee e a salvaguardare strutture che sono prioritarie per il territorio e, in particolare, per tutta l’area geografica occidentale.
Ai Comitati risulta, inoltre, che l’ospedale Di Cristina dell’Arnas Civico, che ospita l’unico Pronto Soccorso pediatrico attualmente operativo a Palermo, non dispone del personale e delle condizioni strutturali per accogliere anche l’utenza del P.S.del Cervello. Non è pertanto disponibile ad assumersi un così gravoso compito, che è fuori dalle logiche sanitarie.
I Comitati chiedono, pertanto, di essere sentiti al riguardo dall’Assessore alla salute e dal Direttore di Villa Sofia-Cervello, unitamente al Direttore del Pronto Soccorso di detta Azienda.