Le Gorgoni di Sicilia e la Medusa di Caravaggio. Uno studio ne approfondisce le similitudini

Uno studio multidisciplinare organizzato dal coordinatore del ‘GruppoArte16’ di Palermo, Giovanni Taormina (nella foto sotto) attraverso i dettagli e i particolari celati in una delle opere più enigmatiche della Storia dell’arte. L’evento, nel quale sarà illustrato questo nuovo studio, si svolgerà il prossimo 24 Settembre alle 17 nella Sala Giovanni Spadolini in via del Collegio Romano, 27 al Ministero dei Beni culturali e del Turismo di Roma.

“La trinità delle tre Gorgoni – spiega Taormina – potrebbe essere legata alla presenza dei tre vulcani, elementi naturali che nell’antichità avevano funzioni celebrative. Gli antichi supponevano che queste manifestazioni naturali fossero da attribuire a una stretta relazione con le divinità, quindi è ipotizzabile che i tre vulcani siciliani Etna, Stromboli e Vulcano, potessero essere associati a quelle che per loro erano potenze divine. II dati ricavati dall’analisi del mito e delle fonti antiche verranno poi comparati a quelli ottenuti dall’analisi dell’iconografia successiva, in particolare dalla statua di Perseo con la testa di Medusa di Benvenuto Cellini (1545-1554) e Scudo con testa di Medusa di Caravaggio”.

Giovanni Taormina, autore de “Il Mistero dell’Annunciata” di Antonello da Messina parlerà del mito delle Gòrgoni e spiegherà i dettagli del fuori campo e del fermo immagine presenti nel tondo di Medusa. Spiegherà pure il prodigio di una rivoluzione applicata sul piano bidimensionale della Tavola che troverà la sua massima espressione in ambito cinematografico, quindi, ben trecento anni dopo. Interverranno Stefano Zuffi, studioso di Caravaggio, il musicista Costantino Mastroprimiano, con la sua relazione dal titolo “Lo sguardo nella partitura”, Giuseppe Tedeschi, esperto d’arte, artista ritrattista ed addetto di anticamera di Sua Santità Papa Francesco Bergoglio che parlerà della committenza della ritrattistica nell’ambito della Santa Sede. Concluderanno i lavori, il paleopatologo Francesco Maria Galassi e l’antropologa Elena Varotto. Insieme ci offriranno una analisi del mito della gorgone vista da una prospettiva medico-biologica ed antropologica. Si tratterà il tema degli antichi greci capaci di trarre spunti dall’osservazione del fenomeno naturale, in alcuni animali, della rigenerazione tissutale e di come ciò possa aver contribuito alla genesi del mito.

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