Tre ordinanze del Comune ma nessun cenno alle diversificate esigenze delle persone con disabilità che vogliono partecipare all’evento

Pubblichiamo un comunicato stampa Ufficio Nazionale del Garante della Persona con disabilità ETS e dal Coordinamento H tra le Associazioni di persone con disabilità ETS. Il comunicato, firmato dai rispettivi presidenti Salvatore Di Giglia e da Marilina Munna, evidenzia le conseguenze della vuoto legislativo che dovrebbe riguardare la dovuta regolamentazione dell’accesso delle persone con disabilità agli eventi pubblici.  

“Giunge una segnalazione a mezzo mail  al “Centro di ascolto Telefono D” da parte di un utente,  della provincia di Palermo, che intende presenziare all’evento in oggetto, nella quale lamenta la totale scarsità di informazioni in merito alle modalità con le quali una Persona con disabilità possa accedere allo stadio e potere fruire di appositi posteggi nelle vicinanze.

Sono state infatti, fino a questo momento, pubblicate al riguardo tre ordinanze ( 870 – 871 e 875 di questi giorni) che disciplinano ed individuano  le zone di transito, le aree di posteggio dei numerosi pullman, etcc, ma in nessuna di esse è contenuta  menzione in merito alle diverse esigenze dei “fan di Vasco” che si trovano in condizione di disabilità  .

L’utente aggiunge che: “so per certo che ancora non c’è nessuna info pubblica e nessuna ordinanza in merito a questo. Perché ho contattato vari uffici, parlato con vigili e polizia e non sanno niente”. E conclude: “ E’ questo è  tutto molto frustante” .

Gli scriventi condividono lo sfogo dell’utente con disabilità e auspicano che nelle prossime ore si provveda a diramare in via d’urgenza un comunicato relativo alle specifiche modalità con le quali le persone con disabilità potranno partecipare all’evento e, per il futuro, che la disattenzione verso le esigenze delle persone con disabilità  registrata in occasione dell’odierno importante evento, non abbiano in futuro a ripetersi.

Si annota, infine, che non si è a conoscenza dell’esistenza di un regolamento ad hoc che a tale scopo preveda in modo rigoroso l’obbligo in capo al responsabile dell’organizzazione di eventi simili  e su tutti i soggetti coinvolti nella loro programmazione, di dovere guardare  “in primis” a questi aspetti per garantire che i principi costituzionali di parità di trattamento e di uguaglianza non rimangano concetti meramente astratti.”

Lascia un commento