
Si chiama “Cibo per la mente” un’iniziativa promossa da alcuni cittadini del quartiere Ballarò. L’emergenza coronavirus e la conseguente decisione del governo nazionale di fare studiare gli alunni a casa ha evidenziato che in molte famiglie prive di computer e tablet, la scelta obbligata per i ragazzi è l’abbandono della scuola. Più di un terzo delle famiglie palermitane non possiede un PC e in molte famiglie ne esiste uno solo utilizzato da tutti i membri della famiglia.

Così questi cittadini hanno pensato ad una raccolta fondi per l’acquisto di tablet e computer portatili da destinare ai ragazzi che devono studiare a casa e le cui famiglie non siano in possesso di questi dispositivi, né possano acquistarli. Così come si raccoglie il cibo da destinare a chi non ha da mangiare, allo stesso modo, lo studio, essendo cibo per la mente, hanno pensato i promotori dell’iniziativa, deve essere dato a chi non può procurarselo. L’iniziativa prevede anche la raccolta di dispositivi usati e nei prossimi giorni sarà estesa ai quartieri Danisinni, Brancaccio, Kalsa e Zen.