
Casa Florio. Apertura straordinaria serale e mostra fotografica “Da
Giachery a Basile: viaggio attraverso i luoghi dei Florio”.
Visite serali all’ultima dimora dei Florio, la famiglia che rese grande Palermo
Palazzina dei Quattro Pizzi all’Arenella, Discesa Tonnara, 4b –
Palermo. Durata visita: un’ora circa. Contributo: € 7
Sabato 7 marzo 2020. Turni disponibili: ore 17 – 18 – 19 – 21 e ore 22
Prenotazione obbligatoria: 329.8765958 – 320.7672134 –
eventi@terradamare.org – www.terradamare.org/infoline

Insieme a Terradamare e la famiglia Paladino Florio, sabato 7 marzo
sarà possibile assistere alle visite serali alla Palazzina dei Quattro
Pizzi.
Casa Florio, progettata dall’architetto Carlo Giachery in stile
neo-gotico, addolcito dalla romantica scenografia del mare
palermitano, è l’ultima dimora di Vincenzo Florio III
Sarà possibile ammirare gli affreschi in stile revivalistico
realizzati dai pittori Salvatore Gregorietti e da Emilio Murdolo,
Maestro di Renato Guttuso e un piccolo museo
con affascinanti cimeli appartenuti alla famiglia che rese grande Palermo.
In questa particolare occasione, all’interno della dimora, sarà
presente la mostra fotografica “Da Giachery a Basile: viaggio
attraverso i luoghi dei Florio”.
La mostra, composta da circa quaranta scatti inediti provenienti
dall’archivio privato Paladino Florio, è un racconto nostalgico di
quello che un giorno furono i luoghi di lavoro e le
fastose dimore della celebre famiglia Florio. Il Villino Florio
all’Olivuzza, la Palazzina dei Quattro Pizzi all’Arenella, gli spazi
della fabbrica Ducrot e molti altri danno vita al
“viaggio attraverso i luoghi dei Florio”.
Prenotazione obbligatoria: 329.8765958 – 320.7672134 –
eventi@terradamare.org – www.terradamare.org/infoline
Appuntamento: sabato 7 marzo 2020. Turni disponibili: ore 17 – 18 – 19
– 21 e ore 22. Durata visita: un’ora circa. Contributo: € 7

CASA FLORIO
Il complesso della Tonnara dell’Arenella fù acquistato nel 1830 da
Vincenzo Florio, che ne commissionò la trasformazione all’amico e
collaboratore Architetto Carlo Giachery.
Nacque così l’edificio denominato “I Quattro Pizzi “, palazzina
quadrangolare neogotica, così chiamata per le quattro guglie che la
sovrastano. Unico edificio neogotico, questo, costruito da Giachery,
i cui interessi erano rivolti piuttosto a progetti funzionali di
architettura industriale nonché allo studio di nuovi materiali.
L’inusuale progettazione richiama un Gotico inglese, addolcito da una
romantica scenografia mediterranea. Allo stesso Giachery nel 1852 fu
commissionato il mulino a vento per la macina del sommacco,
sempre inserito nel complesso dell’Arenella, da cui si estraeva il
tannino, allora oggetto di fiorente commercio in Sicilia. Una parte
del complesso veniva adibita ad abitazione per i fine settimana e
molte
personalità illustri vi furono ospitate, non ultima la Zarina di
Russia, durante il suo soggiorno a Palermo.

Quest’ultima se ne innamorò talmente da fare riprodurre fedelmente i ”
Quattro Pizzi ” a Snamenka, vicino a San Pietroburgo, sulle rive del
golfo di Finlandia, nel parco della sua residenza estiva di Peterhof
che, in memoria di Palermo, chiamò “Renella”. La costruzione è tuttora
esistente. Finito il periodo aureo, Vincenzo Florio si ritirò nella
Tonnara dell’Arenella con la sua famiglia, eleggendola a propria
dimora.
La Tonnara rimase in funzione sino ai primi del Novecento: essendo poi
cambiata la rotta dei tonni, chiuse definitivamente l’attività di
pesca.