A Castelbuono arte mediterranea con la pittura di Grazia Cianciolo e l’architettura di Fabrizio Vella

Una mostra sul tema dell’arte mediterranea è stata allestita al centro culturale comunale Casa Speciale di piazza Margherita a Castelbuono. La mostra è a cura dell’architetto Fabrizio Vella insieme alla pittrice Grazia Cianciolo.

L’esposizione, definita di archipittura, con ingresso gratuito, è in programma dal 15 al 18 agosto, in occasione del “Castelbuono Jazz Festival”, e rimarrà aperta dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00.

L’architetto Vella, oltre a vantare un significativo contributo nel suo specifico campo, l’architettura, conta anche diverse pubblicazioni e collaborazioni sotto forma di articoli. Così l’architetto Vella spiega la sua idea di archipittura: “Da ragazzo all’università si innamoro’ della scoperta del Bauhaus questa famosa scuola di Berlino che negli anni 20 fu creata da Walter Gropius e Mies van der Rohe, dye maestri dell’architettura razionalista nel sincretismo con le tre grandi arti, pittura, scultura e architettura, insieme ai maestri pittori Paul Klee e Vassilij Kandinsky. Ecco io ripropongo la stessa cosa nelle mie mostre per invogliare i giovani universitari tramite i rettori a studiare le tre grandi arti insieme per essere degli artisti completi come lo erano nel Rinascimento Leonardo, Michelangelo e Raffaello, per citarne solo alcuni i più grandi. I miei progetti entrano in relazione con i quadri di Grazia e parlano tra di loro per cercare di trasmettere l’amore per la bellezza a tutti perché “la bellezza salverà il mondo”, come disse Dostoevskij, ma noi dobbiamo salvare la bellezza”.

Grazia Cianciolo, dopo una partenza talentuosa da neofita (la sua formazione essendo basata sugli studi accademici in economia e commercio) ha preso a studiare la pittura e le sue tecniche dapprima facendo ricorso a corsi e lezioni quindi ha maturato la decisione di iscriversi all’Accademia di Belle Arti.

Il suo tratto tecnicamente rigoroso si accompagna ad una visione insolita e quindi originale e nuova delle cose. Come i fili d’erba e i fiori di campo visti “da sotto”,

o i campi di grano con i covoni che cambiano registro perché il clima e le sue promesse cambiano.

o, ancora, il piede di donna appoggiato su una roccia che da solo suggerisce la figura intera.

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