agroalimentari siciliani attraverso la tecnologia Blockchain: la proposta della deputata Jose Marano del Movimento 5 Stelle, proposta inserita con un emendamento al collegato alla finanziaria, entrato nel testo di legge all’art. 6 approvato oggi dall’Assemblea regionale siciliana.

La norma prevede lo sviluppo di una piattaforma informatica multifunzionale che promuove la creazione, lo sviluppo e l’applicazione della Blockchain al fine di garantire la sicurezza ed il controllo dei prodotti alimentari, la tracciabilità e rintracciabilità degli stessi e di accrescere la fiducia dei consumatori finali nell’operato delle istituzioni e delle aziende.
“C’è un modo per conoscere le origini e la storia esatta di tutto quello che mangiamo – spiega la deputata regionale M5S Jose Marano, che ha promosso il disegno di legge – per tutelare la salute di tutti e per difenderci dalla merce contraffatta e dai prodotti contaminati o di cui non si conosce la provenienza. La soluzione è offerta dalla tecnologia Blockchain, che possiamo paragonare a un registro elettronico che contiene informazioni condivise in rete e accessibili a tutti, validate dall’intera rete e quindi aggiornate e visionabili da chiunque in completa trasparenza e autonomia. Nel campo agroalimentare questo si traduce nella possibilità per il cittadino, inquadrando l’etichetta col proprio smartphone, di conoscere tutte le informazioni sulla storia del prodotto, dalla coltivazione, al trasporto, alla trasformazione, alla vendita. Uno strumento semplice, ma incredibilmente potente, che in Sicilia ci permetterà di tutelare le nostre eccellenze. Le imprese siciliane avranno la possibilità di certificare la vera provenienza dei prodotti e chi acquisterà le arance siciliane, il pistacchio di Bronte o il pomodoro di pachino potrà avere la certezza di ciò che mette sulla propria tavola”.