Finanziamenti per quasi 750 milioni di euro tra diretti e garantiti sono stati concessi a sostegno dei progetti di investimento di più di tre mila aziende. “Il Piano industriale di Fidimed punta ora a ulteriori obiettivi di crescita sostenibile, grazie ad una rafforzata capacità della struttura di reagire e adattarsi alle evoluzioni del sistema finanziario, e
all’adozione di tecnologie digitali che consentono di accedere a nuove
opportunità di sviluppo a servizio delle imprese.
A tale scopo, fra l’altro, è stata completata la trasformazione in soggetto Fintech, è stata rafforzata l’Area di Finanza agevolata per dupportare le aziende nell’utilizzo di misure agevolative finalizzate alla crescita di lungo periodo, ed è stato attivato il “Microcredito di
libertà” in accordo con l’Ente nazionale per il Microcredito per l’avvio di imprese gestite da donne vittime di violenza” è detto in un comunicato stampa di Fidimed. L’attenzione rivolta alla cosiddetta “sostenibilità” e solo ad una categoria di persone che versano in uno stato di criticità, le donne vittime di violenza, mostra tuttavia una forma di considerazione che propende per le tematiche maggiormente spinte dai “media mainstream” spesso scollegati dalle reali esigenze di varie fasce della popolazione.
Nella foto l’amministratore delegato di Fidimed Fabio Montesano.
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