
Il sindaco Leoluca Orlando ha conferito, a Palazzo Steri, la Cittadinanza onoraria della città di Palermo al regista e sceneggiatore Ferzan Ӧzpetek.
Orlando ha già avuto modo di ringraziare Ӧzpetek “per la sensibilità e l’attenzione ai più fragili, per aver saputo raccontare con delicatezza e passione storie di grande umanità e per aver scelto il Sud d’Italia e Palermo come luogo in cui ambientare il suo prossimo film, segno di attenzione e condivisione per il nostro impegno per i diritti di tutti e di tutte”.
Nelle motivazioni della cittadinanza si legge:
Per
avere raccontato attraverso le sue produzioni cinematografiche e i suoi
scritti, l’amore, indagando in profondità nell’interiorità di
un’umanità meravigliosa, variegata ed estrosa, rappresentandone
sentimenti, passioni, segreti, eros, legami di amicizia, affetti
familiari, spiritualità.
Per avere scrutato le ferite dell’anima,
talvolta causate da disprezzo e da discriminazioni, le gioie e i drammi
di personaggi ordinari e straordinari, rappresentativi di uomini e
donne odierni, di vite spesso vissute al confine, tra un paese e
l’altro, tra un’identità e l’altra, in cui dimora la nostalgia, la
memoria di un passato inciso nell’intimo.
Per essere il simbolo
dell’uomo contemporaneo, persona migrante, persona senza frontiere,
persona del Mediterraneo, persona libera dentro e fuori, nata in quella
che fu l’antica Bisanzio, la Nova Roma di Costantino, maturata e
cresciuta nella Roma d’Occidente, persona nella cui esistenza si
intrecciano e si fondono le radici di due civiltà, producendo un unicum
intellettuale.
Per avere colto il cammino di “leggerezza” della
nostra Città dopo anni di soffocante “pesantezza”, di una “leggerezza”
che è caratteristica di valori forti in alternativa alla “pesantezza” di
valori disumani e deboli.
Per avere mostrato la ricchezza e la
bellezza delle diversità, delle contaminazioni culturali e religiose,
della mescolanza di prospettive differenti che si incontrano, attraverso
una visione aperta delle cose, del mondo, delle persone, cogliendo
l’importanza della condivisione nei rapporti interpersonali, superando
ruoli e differenze sociali, al fine di impedire che le diversità
divengano diseguaglianze.